Ungheria – Estate 2006
Giorni 9
ITINERARIO:
1° tappa: Firenze – Worther See (Klagenfurt - A)
2° tappa: Worther See (Klagenfurt) – Gyor (H)
3° tappa: Gyor – Budapest
Sosta 3 giorni a Budapest
4° tappa: Budapest – Siofok (giro del lago Balaton)
5° tappa: Siofok – Lubiana (SLO)
6° tappa: Lubiana – Firenze
Galleria Immagini : http://www.valterbrazzini.it/galleria-immagini/event/ungheria
IL VIAGGIO
Questo viaggio è stato pensato incarnando il vero spirito della zingarata come descritto da Monicelli nella mitica trilogia di Amici Miei.
E’ stato infatti organizzato da un mio amico ed io in poco più di una settimana e la sua pianificazione che si basava solamente nel:
• noleggiare un’auto per il viaggio (fidarsi è bene…ma non fidarsi è meglio…il pericolo di lasciare un’auto agli amici ungheresi non piaceva a nessuno…)
• cercare su internet quei 2/3 posti dove pernottare in Ungheria prenotandoli poco prima di partire con una mail.
Si parte…usciti da lavoro ci troviamo all’aeroporto di Firenze per ritirare l’auto (Grande Punto 1.7 Multijet…scelta mai più azzeccata, gran motore con bassi consumi che si riveleranno fondamentali); carichiamo le valigie e via…imbocchiamo subito l’autostrada verso Bologna e su via diretti verso Tarvisio per la nostra prima sosta in Austria. In perfetto orario per iniziare a cercare un Gasthause/Zimmer, appena passati il confine austriaco guardando la cartina pensiamo di trovare alloggio in una zona di villeggiatura su un lago nel pressi di Klagenfurt e precisamente a Pörtschach am Wörthersee. I paesini di questa zona sono carini, l’unico problema è che la villeggiatura è pensata per i nostri genitori; vabbè poco importa siamo stanchi, affamati ed è solo una tappa di trasbordo, quindi cerchiamo alloggio e un posto dove magiare. Appena rifocillati, ritemprati e visto che la notte è giovane perché non fare una visita notturna nella vicina Klagenfurt? Anche se ormai era notte la città sembra carina, il centro è piccolino e lo si visita velocemente a piedi. La nota positiva è che essendo città universitaria il centro è pieno di locali per giovani molto frequentati. Quindi una birra o forse due ce le facciamo molto volentiari.
La mattina seguente il tempo non ci è favorevole, ci mettiamo in viaggio in direzione di Graz prendendo l’autostrada in modo da raggiungere il confine più vicino alla città ungherese di Sopron che è la nostra prima sosta in terra magiara. Raggiunta la cittadina ungherese poco prima di pranzo, riceviamo dall’Italia una telefonata poco confortante. Praticamente, nonostante al momento del noleggio fosse stato specificato il nostro itinerario, siamo venuti a conoscenza che non eravamo autorizzati a sconfinare oltre i paesi UE pena assenza di copertura assicurativa e chissà quali beghe con le autorità locali.
PANICO più completo…cosa fare ?
Dobbiamo obbligatoriamente tornare in Austria il prima possibile, poi da lì avremmo pensato il da farsi. Il passaggio della frontiera Ungheria-Austria è stato per entrambi molto sentito; abbiamo scelto una frontiera a poche decine di chilometri dall’altra che avevamo passato in ingresso, non si sa mai!!! Poi con una gocciolina di sudore freddo che scendeva dalla fronte abbiamo passato il controllo dei doganieri come nei più inquietanti film della seconda guerra mondiale anche se non ce n’era motivo. Entrati in Austria e telefonato all’ufficio Europcar (dove avevamo noleggiato l’auto a Firenze) ci hanno comunicato che avremmo potuto ritirare l’autorizzazione per entrare in Ungheria nell’ufficio più vicino a Tarvisio che si trovava a Udine. Mamma mia…da circa 80Km da Vienna saremmo dovuti tornare in Italia e per giunta ad Udine… porca miseria la zingarata si manifesta in tutta la sua completezza !!!
Il brutto tempo che persisteva e la nostra voglia di vedere l’Ungheria ci fa intraprendere questa odissea. Nel tardo pomeriggio arriviamo all’uscita autostradale di Udine, chiamiamo il numero verde Europcar per sapere l’indirizzo preciso dell’ufficio ma dulcis in fundo tale ufficio chiudeva all’ora di pranzo perché era Domenica…dovevamo andare ad un ufficio di aeroporto e quello più vicino era Venezia. Ormai è una sfida, dritti verso l’aeroporto di Venezia, raggiungiamo l’ufficio, ci danno questa autorizzazione scritta senza problemi e senza dover aggiungere niente alla nostro contratto di noleggio. Ripartiamo subito in direzione Ungheria…con un discreto ritardo sull’ultima tappa della giornata Györ. A notte fonda, 2 o 3 di notte, raggiungiamo il confine Austra-Ungheria il terzo diverso nella stessa giornata. Questa volta seguiamo le principali indicazioni per l’Ungheria che sono indicate nell’autostrada austriaca dopo aver passato la città di Graz.
A questo punto non ci restava che trovare un posto dove dormire, perché la prima prenotazione effettuata via internet prima di partire in Ungheria era andata a farsi friggere e noi eravamo entrambi veramente cotti.
Voi dove avreste cercato un hotel a quell’ora di notte, in Austria o in Ungheria ? Noi volevamo dare fiducia all’efficienza crucca ma le ultime cittadine prima del confine erano deserte a quell’ora e non si vedeva la benché minima insegna di albergo/hotel.
Abbiamo così sconfinato e al di là della dogana ci si è presentata una Las Vegas ungherese… hotel e punti di ristoro subito a ridosso della dogana. AHHH…abbiamo pensato subito che il peggio lo avevamo già dato e che la nostra scelta di viaggio alla fine era azzeccata. Siamo andati a dormire con la fame che ha lasciato il posto alla stanchezza , con 1700km in una giornata sulle spalle e con la pioggia che ci ha accompagnato fino a quell’ora in tutti e tre i paesi attraversati !! Meno male che l’auto era diesel !!
La mattina dopo inizia la nostra avventura ungherese, abbandonata la visita a Sopron facciamo rotta verso Fertöd (definita dagli ungheresi la “Piccola Versailles”), dove merita visitare l’antico palazzo reale – Palazzo Esterhazy.
Proseguendo verso est prima di arrivare a trovare il corso del Danubio, ci fermiamo a Pannonhalma dove visitiamo l’antica abbazia benedettina diventata patrimonio dell’Unesco nel 1996.
La prossima tappa è Györ, una deliziosa cittadina attraversata da tre fiumi dove nel suo centro storico si possono visitare splendidi palazzi barocchi.
Uscendo da Györ seguiamo la strada che costeggia il Danubio, diamo un rapido sguardo alla cittadina di Tata dove si trovano i resti di un antico castello gotico-rinascimentale
e puntiamo dritti verso Esztergom dove inizia l’ansa del Danubio che ci porta a visitare Visegrad. Arriviamo in questa cittadina nel tardo pomeriggio e non ci facciamo sfuggire la veduta dell’ansa del Danubio dalla cima del palazzo reale. Ormai chiuso non facciamo in tempo a visitarlo.
Dopo questa rapida sosta ci rimettiamo in viaggio e, sempre seguendo le sponde del Danubio, raggiungiamo Budapest in serata dove rimarremo per 3 giorni.
Soggiorniamo in un’albergo (www.goldhotelbuda.hu) situato nella parte alta della citta (Buda) ma molto vicino al ponte Elisabetta il che ci permette di raggiungere la parte bassa della città (Pest) molto velocemente anche a piedi.
Budapest è una città veramente affascinante, una buona guida vi permetterà di visitarla molto bene in tre-quattro giorni.
Da non perdere sono sicuramente il Palazzo del Parlamento, che è visitabile anche internamente,
Il Bastione dei Pescatori, dal quale si può gustare una splendida veduta dall’alto della città,
il Palazzo Reale, la cittadella e se non volete perdere qualcosa di diverso potete visitare i labirinti delle città alta dove se riuscite a trovare una stanza particolare potete bere del discreto vino che sgorga da una fontana…
Molto belle da vedere sono anche l’isola Margherita e la maestosa piazza Hosok tere, dalla quale si raggiunge il castello di Vajdahunyad dove c’è uno dei monumenti più famosi di Budapest, ovvero la statua dell’Anonimo di Miklós Ligeti.
Da non perdere assolutamente se visitate la città nel periodo di Agosto è lo Sziget Festival (http://www.szigetfestival.it/), un festival della musica che si svolge nell’isola di Obuda nella parte Nord della città e che coinvolge decine di artisti internazionali dove ogni sera ci sono decine di concerti su palchi sparsi per tutta l’isola.Nei tre giorni che sostiamo a Budapest una giornata la sfruttiamo per esplorare la regione più ad est dell’Ungheria portandoci quasi al confine con l’Ucraina arrivando fino alla città industriale si Miskolc.
Lasciata Budapest dopo 3 giorni ci dirigiamo verso il lago Balaton,
comunemente definito il mare degli ungheresi. Da vedere sono senz’altro le cittadine di Siofok con la sua particolare chiesa a forma di gufo e Veszprem dalla quale si raggiunge il paesino di Felsoors in cui è situata un piccola chiesa romanica in pietra rossa.
La nostra ultima tappa in terra magiara è Pecs, città patrimonio dell’Unesco dal 2000 che merita sicuramente una breve sosta prima di riprendere il viaggio di ritorno verso l’Italia.
Lasciamo Pecs ed attraversiamo la Croazia da nord per raggiungere l’ultima tappa del nostro viaggio, Lubiana, passando per Zagabria.